Un tuffo nel Marocco a Chefchaouen - #RitorneremoaViaggiare
aprile 12, 2020
Chefchaouen si trova nel Nord-Ovest del Marocco e sorge in mezzo alle montagne del Rif.
I toni del blu che la caratterizzano e le piccole creature che la abitano rendono questa meta sempre più popolare tra coloro che amano la fotografia e il mondo dei social. Infatti, Instagram e tutti gli altri pullulano di istantanee della città in cui stanno costruendo sempre più hotel per ospitare i turisti che ogni anno vi accorrono sempre più numerosi.
Perché il blu?
Ancora nessuno sa con certezza il motivo per cui i muri delle case siano blu, ma ci sono parecchie teorie a tal proposito.
Secondo alcuni questo colore dovrebbe aiutare ad allontanare le zanzare dalle case in estate, secondo altri dovrebbe servire a rinfrescare gli interni nella giornate più calde mentre secondo altri ancora ricorderebbe il colore del mare. Una teoria appoggiata da molti, invece, sostiene che le comunità ebree che si rifugiarono a Chefchaouen negli anni ’30 dipinsero i muri di azzurro per simboleggiare il cielo e il paradiso e avvicinarsi spiritualmente a Dio. Altre motivazioni più semplici, invece, sarebbero legate alla piacevolezza e alla calma di questa tonalità oltre che ad attirare i turisti curiosi.
Non solo blu:
Chefchaouen, però, non è famosa solo per il colore dei suoi muri, ma anche per i suoi bazaar e il suo souk del lunedì o del martedì, dove potrete trovare prodotti locali tra frutta e verdura di stagione, formaggi di capra, erbe montane, ma anche maglioni e coperte di lana, gioielli in argento, pantofole marocchine, pentole in rame o in argilla.
Nei villaggi circostanti, fra un’escursione e l’altra potrete anche odorare qualche aroma strano: infatti, ci sono molte marijuana farm nei suoi dintorni nonostante la vendita e il consumo di tale sostanza siano illegali.
La città è tipica anche per coloro che vogliono un clima romantico e un viaggio di nozze all’insegna di tranquillità e amore. Tra baci e abbracci ammirando il tramonto e la città dalla Moschea Spagnola e qualche coccola nei caffè o ristoranti che sorgono lungo le vie che sembrano un fondale marino, Chefchaouen attira migliaia di coppie innamorate ogni anno.
Trekking:
Situata tra le montagne del Rif (non a caso Chefchaouen significa “guarda le vette”), la città è perfetta per il trekking e dal centro partono diversi percorsi per potersi inoltrare tra le montagne e nella foresta, ora rimane solo capire dove andare!
La prima tappa è Ras el Ma, un ruscello che si getta formando delle cascate che, seppur piccole, sono una meta ambita dai turisti e in cui si possono ammirare le donne locali lavare i panni nelle sue acque.
Se amate le escursioni, non potrete di certo perdervi il percorso che porta alla cima da cui si può vedere tutta la città. Questa dura circa tutta la giornata e richiede di essere mattinieri, pronti a camminare e muniti di scarpe comode e molta acqua per evitare di disidratarsi.
Un’altra destinazione da non perdere in questa zona è il villaggio di Akchour con le sue cascate situate nel bel mezzo della foresta. La sua visita vi garantirà un’esperienza a 360 gradi a contatto con la natura!
Passeggiando per la medina è impossibile non incontrare i secondi abitanti della città: i gatti. Ovunque si vada è impossibile non vedere qualche micio seduto a lato di una scalinata o sui cornicioni delle finestre.
I toni del blu che la caratterizzano e le piccole creature che la abitano rendono questa meta sempre più popolare tra coloro che amano la fotografia e il mondo dei social. Infatti, Instagram e tutti gli altri pullulano di istantanee della città in cui stanno costruendo sempre più hotel per ospitare i turisti che ogni anno vi accorrono sempre più numerosi.
Perché il blu?
Ancora nessuno sa con certezza il motivo per cui i muri delle case siano blu, ma ci sono parecchie teorie a tal proposito.
Secondo alcuni questo colore dovrebbe aiutare ad allontanare le zanzare dalle case in estate, secondo altri dovrebbe servire a rinfrescare gli interni nella giornate più calde mentre secondo altri ancora ricorderebbe il colore del mare. Una teoria appoggiata da molti, invece, sostiene che le comunità ebree che si rifugiarono a Chefchaouen negli anni ’30 dipinsero i muri di azzurro per simboleggiare il cielo e il paradiso e avvicinarsi spiritualmente a Dio. Altre motivazioni più semplici, invece, sarebbero legate alla piacevolezza e alla calma di questa tonalità oltre che ad attirare i turisti curiosi.
Non solo blu:
Chefchaouen, però, non è famosa solo per il colore dei suoi muri, ma anche per i suoi bazaar e il suo souk del lunedì o del martedì, dove potrete trovare prodotti locali tra frutta e verdura di stagione, formaggi di capra, erbe montane, ma anche maglioni e coperte di lana, gioielli in argento, pantofole marocchine, pentole in rame o in argilla.
Nei villaggi circostanti, fra un’escursione e l’altra potrete anche odorare qualche aroma strano: infatti, ci sono molte marijuana farm nei suoi dintorni nonostante la vendita e il consumo di tale sostanza siano illegali.
La città è tipica anche per coloro che vogliono un clima romantico e un viaggio di nozze all’insegna di tranquillità e amore. Tra baci e abbracci ammirando il tramonto e la città dalla Moschea Spagnola e qualche coccola nei caffè o ristoranti che sorgono lungo le vie che sembrano un fondale marino, Chefchaouen attira migliaia di coppie innamorate ogni anno.
Trekking:
Situata tra le montagne del Rif (non a caso Chefchaouen significa “guarda le vette”), la città è perfetta per il trekking e dal centro partono diversi percorsi per potersi inoltrare tra le montagne e nella foresta, ora rimane solo capire dove andare!
La prima tappa è Ras el Ma, un ruscello che si getta formando delle cascate che, seppur piccole, sono una meta ambita dai turisti e in cui si possono ammirare le donne locali lavare i panni nelle sue acque.
Se amate le escursioni, non potrete di certo perdervi il percorso che porta alla cima da cui si può vedere tutta la città. Questa dura circa tutta la giornata e richiede di essere mattinieri, pronti a camminare e muniti di scarpe comode e molta acqua per evitare di disidratarsi.
Un’altra destinazione da non perdere in questa zona è il villaggio di Akchour con le sue cascate situate nel bel mezzo della foresta. La sua visita vi garantirà un’esperienza a 360 gradi a contatto con la natura!
Passeggiando per la medina è impossibile non incontrare i secondi abitanti della città: i gatti. Ovunque si vada è impossibile non vedere qualche micio seduto a lato di una scalinata o sui cornicioni delle finestre.
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ps: appena si potrà viaggiare sarà un posto che prenderò in considerazione per il mio prossimo viaggio; per ora #restiamoacasa
Leggi anche la mia intervista qui:
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