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Emozioni e Dettagli - Storia dell'Umbria


"L'UMBRIA E' UNA REGIONE ALLA QUALE SONO PARTICOLARMENTE LEGATO, PER I LUOGHI DI APPARTENENZA,PER LA SEMPLICITA' DELLE PERSONE E PER OGNI ANGOLO DI STORIA.

CITTA' COME MAGIONE,GUBBIO,CITTA' DELLA PIEVE,CASTIGIONE DEL LAGO,TORRICELLA,ASSISI,L'ISOLA MAGGIORE E VIA DICENDO SONO UNA PARTE DI QUESTA MERAVIGLIA CHE LA REGIONE RACCHIUDE IN SE'.




UN PO' DI STORIA SU GUBBIO

La città di Gubbio è strettamente legata alla storia di san Francesco, in particolar modo ad un evento della sua vita citato nel XXI capitolo dei Fioretti di San Francesco, cioè l'incontro con il Lupo avvenuto nei pressi della chiesa di Santa Maria della Vittoria, detta della Vittorina; l'episodio miracoloso è uno dei più conosciuti al mondo e sulla veridicità storica si è dibattuto a lungo: è possibile che il lupo, o la lupa, sia metafora di un bandito riconciliato con la città da Francesco, ma moltissimi studiosi parlano di un animale vero. Scrivono le fonti francescane: "Francesco gli fa il segno della santissima croce, e chiamollo a sè e disse così «Vieni qui, frate lupo, io ti comando dalla parte di Cristo che tu non facci male né a me né a persona». Mirabile cosa a dire! Immantanente che santo Francesco ebbe fatta la croce, il lupo terribile chiuse la bocca e ristette di correre; e fatto il comandamento, venne mansuetamente come agnello, e gittossi alli piedi di santo Francesco a giacere."
A Gubbio, Francesco si rifugiò dopo essersi allontanato da Assisi, trovando asilo presso la famiglia degli Spadalonga, e proprio qui avvenne la vera conversione, in quanto l'aver vissuto insieme ai poveri e ai lebbrosi del posto, cambiò radicalmente la sua vita. Proprio per questo motivo, la città è attraversata da diversi sentieri percorsi ogni anno da migliaia di pellegrini, tutti nel nome del Santo. Uno di questi è chiamato il Cammino di Assisi.























(Qui a sinistra troviamo il sentiero verde,sito in Magione,ottimo per una passeggiata e respirare l'aria verde delle colline.
















Il lago Trasimeno è, con una superficie di 128 km², il più esteso lago dell'Italia centrale, quarto tra i laghi italiani subito dopo il lago di Como. Tale estensione si affianca ad una scarsa profondità (media 4,3 m, massima 6 m[2]) di modo che il Trasimeno rientra tra i laghi di tipo laminare. Il lago Trasimeno è parte della Provincia di Perugia, nella regione Umbria.



LAGO DEL TRASIMENO



L'ISOLA MINORE

























Isola Minore è la più piccola delle tre esistenti nel lago Trasimeno e la più vicina a Passignano, del cui territorio fa parte[1]. Si eleva per circa 20 m dalla superficie del lago (a 258 m s.l.m.), ha la forma di una virgola con dimensioni di circa 450 x 260 m e una superficie totale di 0,05 km². Dista appena 470 m dalla vicina e più grande Isola Maggiore.





PER QUANTO RIGUARDA IL CIBO?



(La classica torta della nonna con crema pasticcera,e pinoli,ottima se abbinata ad un amaro dolciastro)



(La Torta Salata al testo è un classico spuntino o cena per gli Umbri amanti della buona carne di cinghiale)


PERCHE' MANGIARE IL TARTUFO?

Esistono diverse varietà di tartufo: in Italia, ad esempio, sono presenti il tartufo bianco e il tartufo nero; la differenza dipende dalle zone in cui crescono e dalle caratteristiche del clima e dei terreni. Il tartufo apporta, a prescindere dalla varietà, benefici importanti alla salute dell’organismo e per il benessere del corpo. Quali? Il tartufo è ricco di antiossidanti – diversi sono gli alimenti ricchi di antiossidanti naturali – che aiutano a combattere l’invecchiamento e a contrastare i radicali liberi. Ha, inoltre, proprietà elasticizzanti, che sono in grado di stimolare la produzione di collagene e Diversi sono gli studi recenti che hanno messo in evidenza gli elevati valori nutrizionali di questo alimento. Il tartufo è un’ottima fonte di proteine – si parla, infatti, del ben 30% per porzione – e contiene pochi grassi; motivo per cui è indicato per chi segue una dieta ipocalorica e vuole dimagrire e perdere peso – anche l’erba mate vanta proprietà dimagranti – o restare, semplicemente, in forma. Il tartufo contiene, poi, vitamine e sali minerali, come potassio, calcio e magnesio.
Secondo alcuni studi, il tartufo avrebbe, poi, delle proprietà afrodisiache: sarebbe, infatti, in grado di emanare delle sostanze particolari; sostanze capaci di provocare del benessere fisico e mentale favorendo, di fatto, l’attrazione verso il proprio partner!



La carne 

costituisce il perno intorno al quale ruota la cucina regionale umbra. Viene cucinata con metodi semplici per non alterarne il sapore. Le cotture più utilizzate sono alla griglia e allo spiedo, che consentono di insaporirla con essenze odorose e di esaltarla attraverso erbe aromatiche.

Un terzo sistema, che si basa su entrambe le modalità, è tipicamente umbro ed è utilizzato per la preparazione della colomba alla todina che viene prima rosolata e poi stufata.

I formaggi:
Una regione che produce ottime carni non può che avere ottimi formaggi!
Si va dalla caciotta al tartufo, nella quale in fase di lavorazione viene aggiunto mezzo chilo di tartufo finemente tritato per ogni 50 chili di prodotto finito, al pecorino di Norcia, dal sapore piccante che tende ad accentuarsi con la stagionatura, ma devono essere nominate anche scamorza, mozzarellaricottapecorino, provolone, nanetta (formaggio freschissimo senza aggiunta di fermenti) e ravigiolo.

La pasta e le zuppe:
Tra le ricette che utilizzano in alcune versioni il saporito tubero ricordiamo i cerioli, tagliatelle in soffritto di olio ed aglio o con ragù di carne; gli spaghetti con pancetta e maggiorana o con acciughe e tartufi neri; i maccheroni, detti strascinati, con salsiccia, uova e grana padano; una citazione a parte meritano gli umbrici, spaghettini fatti in casa, serviti con pomodoro o aglio e olio e abbondante pecorino.


I dolci:
Come nelle altre regioni italiane, l'Umbria ha un ricco paniere di specialità dolciarie, si parte dalla rocciata di Assisi, un rotolo di pasta cotto al forno ripieno di tantissime varietà di frutta, all'arvoltolo, semplice ma ottimo sia caldo che freddo, dal brustengolo, con farina di mais e mele, dolci, alla ciaramicola, insaporita dall'alkermes, e l'elenco sarebbe ancora molto lungo.

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