Alla Scoperta della Puglia -Terza Parte
marzo 22, 2018
Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.
I miei ultimi giorni in Puglia:
gli ultimi giorni a Poggiardo sono stati per me, i più belli ed emozionanti principalmente per la familiarità che ha legato me e il gruppo e qualche lacrima versata in anticipo per la forte consapevolezza che tutto questo sarebbe presto finito;
non voglio però rendervi tristi e quindi vi parlo della bellissima esperienza vissuta alle prese con la pasta:
La Rosanna con tanto di amore e passione ci ha insegnati a fare la tipica pasta salentina ed in modo particolare: le sagne,i maccheroni e le orecchiette.
Da mani sporche di farina 0 e acqua abbiamo dato vita a dei piatti fenomenali o quasi...
La Pasta:
La cucina pugliese si caratterizza soprattutto per il rilievo dato alla materia prima, sia di terra che di mare, e per il fatto che tutti gli ingredienti sono appunto finalizzati ad esaltare e a non alterare i sapori base dei prodotti usati.
Pertanto si troveranno tutte le verdure di stagione, dalla cima di rapa al cavolo verde, al cardo, ai peperoni, alle melanzane, ai carciofi, tutti i legumi, dai fagioli alle lenticchie alle cicerchie e alle fave, e tutti i prodotti del mare, in particolare dell'Adriatico; questi ultimi hanno una particolare caratteristica che li distingue, in conseguenza della particolare pastura che si rinviene lungo le sue coste, e dalle polle di acqua dolce che si scaricano in mare, e che servono ad attutire il salmastro, ma non ad alterarne il profumo.
Peraltro, anche se vi sono dei piatti comuni, le ricette variano da provincia a provincia, e talvolta, da città a città, così per esempio le ricette tipiche delle province di Taranto, Brindisi e Bari, adagiate sul mare, non sono uguali a quelle praticate nella provincia di Foggia, più collinosa, e di Lecce, più terragna.
Tante sono le ricette che presenta questa cucina, che ha poi una particolarità che la distingue dalle altre, di offrire piatti diversi in relazione alle diverse stagioni, così che durante le stagioni più miti, cioè in primavera e in estate, viene data preferenza alle verdure e al pesce, mentre nelle altre predominano i legumi, la pasta fatta in casa condita con vari sughi, da sola o combinata alle verdure o al pesce.
Il piatto più tipico è quello delle "Orecchiette al ragù di carne di cavallo", la cui ricetta è ormai diffusa in tutti i ricettari, ma non sono meno conosciute le "Orecchiette con le cime di rapa", la "cicoria con la purea di fave", e quelle che ricollegano il territorio al Mediterraneo, come i "Cavatelli con le cozze" o il riso al forno alla barese chiamato pure riso, patate e cozze.
I piatti più diffusi sono comunque riprodotti nei vari ricettari in circolazione, mentre sarebbe opportuno far emergere alcune delle vecchie ricette ormai non più praticate, per il notevole impegno che richiedono, ma che, se non trascritte da qualche parte, potrebbero andare perdute.
Dopo la produzione in casa della pasta,per festeggiare al meglio le nostre soddisfazioni abbiamo pranzato con le tipiche orecchiette salentine con salsiccia e broccoletti dell'orto.
Attimi indimenticabili e pieni di vita <3
Le api del Parco Paduli:
Miele Millefiori ITO:
indicato in gastronomia come dolcificante per caffè e infusi.
Entrare a Tenuta Tresca è come addentrarsi in un vero e proprio percorso sensoriale: si inizia dal bosco incantato, popolato da alberi secolari alti e maestosi, appena trafitti dai raggi di sole del tramonto e decorati da lanterne bianche sospese tra i rami. Si passa sotto un arco fiorito dal profumo di primavera per arrivare nel cuore della Tenuta, il piazzale con il grande albero centrale e l’antica residenza che fa da sfondo.
Il suono delle cicale conduce verso l’uliveto secolare, una distesa di ulivi salentini dai mille racconti e scale bianche sospese al loro fianco che sembrano voler raggiungerne la vetta. La magia continua nella parte interna della Tenuta, caratterizzata da spazi accoglienti, autentici, vissuti. Archi e volte, pietra leccese, luci soffuse e grandi camini rendono l’ambiente interno unico nel suo genere e nella sua semplicità.
Castro,Puglia:
Subì nel corso dei secoli le violente invasioni dei Goti, dei Longobardi e dei Saraceni. Fu completamente rasa al suolo da Guglielmo il Malo nel 1147. Venne in seguito ricostruita e nel XII secolo il re Tancredi d'Altavilla l'assegnò in feudo ad Alessandro dei Goti.
Nel tempo seguì le sorti del Principato di Taranto, sotto la signoria degli Orsini Del Balzo.
Gli ultimi feudatari a detenere il controllo furono i Guarini di Poggiardo che rimasero fino al 1806, anno di soppressione del regime feudale.
I Giunchi:
Nelle zone paludose della Puglia un tempo il giunco cresceva rigoglioso ed era una preziosa materia prima per molti artigiani, che creavano cestini e oggetti indispensabili per il lavoro in campagna e la vita quotidiana in masseria.
Ancora oggi abili mani danno vita a intrecci fitti e resistenti, dopo aver sottoposto le fibre vegetali a un complesso trattamento per renderle più morbide.
Gli utili panari e fiscelle sono apprezzati oggetti di arte artigianale conosciuti anche fuori dall’Europa.
Ancora oggi abili mani danno vita a intrecci fitti e resistenti, dopo aver sottoposto le fibre vegetali a un complesso trattamento per renderle più morbide.
Gli utili panari e fiscelle sono apprezzati oggetti di arte artigianale conosciuti anche fuori dall’Europa.
Nel Salento, ad Acquarica del Capo sorge il Museo del giunco palustre. Altri centri importanti di lavorazione del giunco sono San Severo, Cassano, Alberobello e Trani.
Sono del parere che arricchire la propria vita di esperienza sia la vera ricchezza e la vera consapevolezza di quanto sia unico il dono della vita;
sono felice di aver preso parte all'educational tour Salentino,e che dire, nella vita non si finisce mai di imparare,mai di stupirsi e soprattutto mai di mangiare <3
#foodergointour
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